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Terapia craniosacrale per emicrania, mal di testa e disturbi simili.

Fin dall'adolescenza, la signora Y. soffre di attacchi di emicrania. Nella sua vita quotidiana è «sempre attiva», spesso stressata e motivata a dare il massimo. Ma cosa c'entra questo con l'emicrania? E in che modo la terapia complementare può aiutare?

03.06.2025


Frau hat Kopfschmerzen, legt sich bei geschlossenen Augen die Hände seitlich an den Kopf

© Adobe Stock

«Sono una persona cerebrale», spiega la signora Y., una studentessa venticinquenne. Ha riflettuto spesso sulle cause delle sue emicranie. Ha notato che l'ansia la assale ogni volta che il suo corpo accumula forti tensioni. Il problema: e se la prossima crisi di emicrania si presentasse proprio prima del periodo degli esami? La signora Y. non è l'unica a provare questo tipo di ansia. In Svizzera sono circa 1,2 milioni le persone che soffrono di emicrania. Ciò rappresenta circa il 12% della popolazione, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

Che cos'è l'emicrania?

L'emicrania è caratterizzata da dolori pulsanti unilaterali che si intensificano durante un'attività fisica moderata. Può durare fino a 72

L'emicrania è caratterizzata da dolori pulsanti unilaterali che si intensificano durante un'attività fisica moderata. Può durare fino a 72 ore ed essere molto dolorosa, come spiega la signora Y. Possono anche manifestarsi fenomeni visivi come un'«aura».

Tra gli altri sintomi frequenti si possono citare l'ipersensibilità alla luce (fotofobia), ai rumori (fonofobia) e agli odori (osmofobia), senza dimenticare nausea, disturbi digestivi e stanchezza cronica.

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Tensioni muscolari e stress emotivo

««Non passa giorno senza che io sia emotivamente stressata», ammette la signora Y. Lo stress fa parte della sua quotidianità all'università, così come una «buona dose di autocritica», come lei stessa la definisce. La studentessa sa «molto bene» cosa potrebbe migliorare nella maggior parte dei casi.

Soffre di forti tensioni alle spalle, alla nuca e all'articolazione della mandibola. È possibile che le sue emicranie siano legate a tensioni muscolari e aggravate dallo stress e dalla sua tendenza al perfezionismo. Ma cosa è apparso prima? Il mal di testa o la tensione nel corpo? Lo stress emotivo? La realtà è che spesso tutto è collegato.

Come funziona la terapia craniosacrale?

Proprio come non esistono mal di testa tipici, la terapia craniosacrale non offre un approccio standard per il trattamento dell'emicrania, ma solo dei punti di riferimento. A livello fisico, la terapia craniosacrale si concentra spesso sulle tensioni nella testa e nella colonna cervicale, in particolare tra l'atlante e l'asse. È anche possibile lavorare con le strutture cerebrali e le meningi all'interno delle ossa del cranio. La regolazione del flusso sanguigno attraverso il seno rettus permette inoltre di ridurre la pressione in questa zona. Il sistema nervoso svolge tuttavia un ruolo centrale, in particolare in situazioni di stress. Può rafforzare le tensioni nel corpo e contribuire così all'insorgenza del mal di testa. «Dopo il trattamento la mia testa era decisamente più leggera», spiega la signora Y. «È stato molto piacevole! Come se qualcuno avesse messo ordine».

Non trascurare la medicina convenzionale

L'emicrania viene spesso diagnosticata in ritardo. In media occorrono fino a tre anni per arrivare alla diagnosi corretta. Poiché le cause del mal di testa sono molto diverse, è molto importante collaborare con la medicina convenzionale. Si contano infatti più di

Esistono 200 tipi diversi di mal di testa e in genere si distinguono l'emicrania, la cefalea a grappolo e la cefalea tensiva, quest'ultima di gran lunga la più frequente.

Un approccio olistico alla salute

Le tecniche craniosacrali si basano su conoscenze interdisciplinari di anatomia, fisiologia e neurologia, unite a un know-how intuitivo e all'esperienza. Anche la collaborazione interattiva con i clienti è particolarmente importante nella terapia complementare. Oltre al tatto, anche la conversazione svolge spesso un ruolo centrale, poiché contribuisce a instaurare un rapporto di fiducia tra il terapeuta e il cliente. Con la signora Y. abbiamo lavorato in particolare sull'articolazione temporo-mandibolare e sulla parte posteriore della testa. Le istruzioni mirate che le sono state fornite l'hanno anche aiutata a percepire meglio il proprio corpo. Ciò può avere un effetto positivo sul suo livello di stress e contribuire a prevenire dolori cronici a lungo termine. La signora Y. può così non solo sviluppare un rapporto positivo con il proprio corpo, ma anche imparare a rallentare il proprio ritmo interiore quando la mente «va a mille».

© Cranio Suisse®

Autore:

Sophie Graf, metodo Terapia craniosacrale, Zurigo.

Cranio Suisse®, www.craniosuisse.ch


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